Grazie per i complimenti. Li avevo letti ma poi ho dimenticato di rispondere. L'avventura con Kairos per no è felicemente terminata dopo sei anni. Riprenderà con Makara, la nostra nuova compagna di avventura. Un Sun Odyssey 37 del 2001.
Fantastico io per fare il vostro giro ci ho messo 3 anni (3 estati)... complimenti anche perchè ve li meritate sia per le miglia trascorse sia per i giorni trascorsi in mare. bravi bravi
17-18 agosto – Italia – Grado – 24 miglia. Salpiamo a vela prima dell’alba sfruttando la brezza di terra che ancora insiste. Poi a un miglio da Umag avviamo il motore. Rotta di rientro fatta più volte con la sola differenza che quest’anno la capitaneria estiva è chiusa. Scopriamo con piacere che anche la capitaneria a sud del porto è molto agevole. Ormeggiamo all’inglese in modo perfetto, non sporchiamo nemmeno i parabordi sui respingenti neri del porto. La vacanza è finita. Golfo di Trieste fatto tranquillo, previsti temporali solo in serata ma arriviamo alle 14.30 siamo già in marina Primero. Quasi 900 miglia circa, meno di 40 litri di benzina consumati e 55 giorni in mare stupendi, avrei virato di 180° per farne altrettanti. Arrivederci al prossimo anno Croazia… !
16 agosto – Carigador. Salpiamo a vela con un filo di vento. L’arcipelago ci costringe a misurare bene i bordi e con un filo di brezza vicino alla costa rischiamo di rimanere invischiati in zone di calma. Passiamo su un fondale di 2 metri che a noi bastano, un pescatore ci avvisa ma conosciamo bene la zona. Qualcuno forse ci ha lasciato il bulbo visto che Navionics segna 4 metri sulle sue carte. 20 miglia a vela compreso l’ancoraggio. Ma a Carigador ci riuscirebbe chiunque. Baia enorme, fondale sui 7 metri dappertutto. Entri, prua al vento, dai fondo all’ancora e ammaini la randa. Non c’è il fastidioso mare morto che spesso si trova in questa baia e si sta benone.
14 e 15 agosto – Pulari. Il Quarnaro non ci crea problemi per la dodicesima volta. Filiamo via al traverso in modo stupendo al punto che decidiamo di saltare Veruda, scavalcare le Brioni e, dopo 39 miglia, dare fondo nuovamente a Polari davanti al “nostro” camping dove siamo stati stupendamente nella zona FKK per tre anni con il nostro Furgone Vito attrezzato a camper. Un giorno di sosta e una passeggiata nel camping è d’obbligo per noi. Tanti ricordi. La cambusa è ancora a posto e ci rifornisce di vino e cibarie dal 26 giugno, non abbiamo neppure bisogno di fare la spesa. Abbiamo preso e congelato, non ricordo neppure quando, della ottima carne croata e in serata sfoderiamo una grigliatina delle nostre. Dalla “cantina” esce ancora dell’ottimo prosecco Conegliano Voldabbiadene. Salute !
13 agosto. Uvala Slanci. Con lo sgombro in frigo, passiamo Osor alle 9 e “improvvisiamo” scegliendo l’isola di Zeca per passare la notte. Il meteo non prevede nulla di brutto, calma e leggero vento da E e NE quindi Slanci va bene e riduce la tratta successiva del Quarnaro. Acqua bellissima, fondale variegato. Si deve fare attenzione a controllare l’ancora con una immersione per verificare che non sia su qualche terrazza di roccia. Una buona parte ha un fondale roccioso oppure troppo basso per le barche a vela. Snorkeling fantastico per ore. Un bel colpo di coda alla crociera prima del rientro in Istria e il probabile incontro con le meduse.
12 agosto – Saremmo rimasti una settimana a Orjule sapendo che più a nord non c’è più molto da godere e iniziano le tappe di rientro. 17 miglia a vela per arrivare a Martinscica. Niente ingresso a vela, una bava di vento e un barcone limitano troppo l’azione. Baia giusto buona per ridossarsi e dormire tranquilli con un fondo argilloso che ti incolla l’ancora con qualsiasi tempo. L’acqua però ne risente, non è sporca ma torbida. Amen. Il sito è ovattato, il mare piatto, tramonto stupendo e si sta benone in pozzetto. La mattina seguente inoltre all’esterno pescherò uno splendido sgombro da quasi 3 etti quindi…: baia riqualificata !
10-11 agosto – Male Ojule. Lasciata Premuda il vento cala e si va a motore per un oretta buona, poi si riparte a vela, finalmente al traverso. Ormai hanno riaperto i cancelli dei charter e siamo in pieno agosto. Abbandoniamo l’idea di ancorare a Plijeska dopo aver contato gli alberi che si vedevano alla fonda a Parzine.. Correggiamo di 90° a est e optiamo per Orjule. Tante barche ma tanto spazio. Ci infiliamo a Male, aspettiamo che i barchini rientrino in porto per la sera e ci allontaniamo da una cozzaglia di ragazzi brianzoli su un charter 50 piedi che si erano infilati tra noi e uno Elan 342 a fianco con un ancoraggio improbabile. Anche l’Elan ci segue. Avviso solo i ragazzotti che la loro ancora è su delle rocce e non terrà nulla per la notte. Dopo 15 minuti, tra verifiche e smotorate lasceranno la zona. Ancoriamo in poco più di due metri in un fantastico banco di sabbia. Una piscina. Siamo in quattro “randagi” e rimarremo alla fonda per due notti. A fianco abbiamo un
9 agosto. U.Premuda. Prevista calma di vento ma prima delle 8 si sente una leggera brezza. Issiamo la randa e salpiamo a vela. Nessuno se ne accorge. Ma è solo brezzolina che insisto a prendere senza svegliare il motore. Si va al cazzeggio fino alle 12 arrivando fuori il relitto di veli rat. Avvio il Selva per nemmeno due miglia che il vento riparte e lo rimettiamo a dormire, vento ovviamente da NO, ovviamente contro. Con 10 bordi e un totale di 32 miglia di cui 30 a vela, arriviamo a Premuda. Purtroppo per noi a Krijal hanno rimesso i gavitelli da un paio d’anni quindi ancoriamo a uvala Premuda per la notte. Sfrutteremo un gavitello il giorno successivo alle 10 solo per una mezz’oretta per fare un pelo di spesa a Krijal per poi ripartire. Acqua stupenda.
7 e 8 agosto - uvala Podgarbe – 18 miglia a vela. Sono incerto sulla rotta. DHMZ prevede vento da NE e NO ma con “temporali sparsi”. Non è il caso di ancorare ne a Silo ne a Dobra quindi risaliamo ancora a nord. C’è poca onda quindi riesco, ad allungare i bordi fino ad arrivare a Brguljski, oasi di pace per quasi tutti i venti. L’ingresso a vela a Pdgarbe ci viene ostacolato da un megayacht che arriva con noi e si mette a manovrare. Da fondo a due ancore a nord della baia per arrivare a dare due cime a terra a sud. Noi ci ancoriamo alla routa all’interno baia al suo fianco. Bella baia, bello anche il megayacht ma poi il bestione aziona un generatore che produce un borbottio continuo che rovina la quiete. Il giorno dopo se ne va e noi restiamo a goderci la compagnia silenziosa tutta di vele.
5/8 uvala Prtljug. Salpiamo a vela con due mani sulla randa e ci godiamo 19 miglia di bellissima vela con vento di bolina larga e traverso. Vento da NNE fino ad E. Cambia spesso direzione e raffica un poco ma la randa ridotta fa il suo lavoro. Si passano i 5 nodi di velocità con soli 15/18 nodi di vento. Peschiamo un altro bello sgombro da due etti. Poi il vento aumenta con raffiche a 25 e riduciamo anche il fiocco. L’assenza di onda, vista la costa sottovento vicina ci fa scivolare veloci. Arriviamo in baia avviando il motore all’ultimo momento visto che non la conosciamo e il vento forte ancora presente. Bel posto, ridossato da est e direzioni vicine. Bello al punto di dedicarci tutto il 6 agosto (oggi che scrivo) e riposarci un poco. Stasera si griglia.
4/8 Sveti Ante – 18 miglia per ancorare nella baia pianificata il 3 agosto. In realtà rientriamo quattro giorni dopo quindi siamo in anticipo di 3. Previsti temporali. La baia è ben ridossata. Il vento rinforza fino a 25 nodi quindi nulla di importante ma è molto rafficato e il fondo non è buono dappertutto. Arriva un potenziale Neverin, decidiamo di spostarci all’ultimo momento visto che un piccolo natante ci si posiziona troppo vicino. Non verifico l’ancora per l’unica volta e speda sotto raffica. Veloci come un fulmine, avvio il motore, Monica al timone, io a prua, trascino catena e ancora a centro baia sotto la pioggia e vento. Il chiaro facilita le cose. Ad un tratto l’ancora, strisciando sul fondo con parecchia cima, prende bene filando quasi completamente i 40 metri di cima, oltre ai 25 di catena (avevo la gassa a fine cima..). Pina piano recupero e siamo in sicurezza. Alle 21 circa rompe gli ormeggi al corpo morto un Elan vicino a noi e ripetono al pari nostro le
02/08 svieti Andrija, isola di Vrgada. Bellissima veleggiata di 23 miglia. Prendiamo tutto il vento disponibile che ci abbandona solo a mezzo miglio dall’arrivo. Il tempo sta cambiando, serve un ottimo ridosso per venti da sud (SE e SO). La pressione scende, al momento che scrivo è il 3 agosto e siamo a 1007, attendiamo un temporale e il vento già ora tira raffiche a 27 nodi in aumento. Il mare però è liscio, il ridosso dall’onda è perfetto. Il vento non è un problema. Il fondale è ottimo tenitore e siamo ancorati in 3,5 metri con quasi 30 metri tra catena e cima. Il 3 agosto è il primo giorno di sosta piena dal 25 luglio. Ci serviva. Stasera si griglia anche se c’è vento. La foto ritrae la zona a gavitelli dove, posteriormente, altre barche si sono ancorate. Meglio dove siamo noi, anche se il vento si sente di più.
01-08 Stretto di Sibenik, 11 miglia per ritornare all’ancora nello stesso punto dell’andata. Il posto ci era piaciuto, frequentato da locali che arrivano da Sibenik con i loro barchini e pochi altri. Cima a terra e rimaniamo sul lato della baia. L’acqua è salmastra, si mischia con quella che scende dal fiordo, il luogo è primitivo con vegetazione folta e il mare che sembra un lago. E’ comunque ancora una sosta breve, domattina si riparte per sfruttare un provvidenziale vento da est che dovrebbe girare a sud ovest, ottimo per risalire. Ci consigliano di risalire tutto il fiordo fino al parco ma sono parecchie miglia, sarà oggetto della pianificazione 2021.
Primosten – 31/07- Salpiamo a vela, c’è una leggera brezza e sfiliamo in mezzo alle barche alla fonda come fantasmi. 31 miglia e 21 bordi per risalire un vento esattamente contrario da NO. Il vento cala solo a 4 miglia dalla meta e ci costringe ad una smotorata di un’oretta. Bella veleggiata, divertente. Ancoriamo in baia ma la risacca si farà sentire anche di notte facendoci ballare un poco anche con calma di vento. Scendiamo a terra la mattina per acquistare l’ottimo pane croato al Konzum e poco altro poi ripartiamo.
30/07 Maslinica – Decidiamo di salpare solo quando vediamo un leggero venticello che ci permette di andare a vela. A randa issata, montiamo il tavolo e ci mangiamo un bel pezzo di cocomero mentre navighiamo a 2 nodi. Di arrivare a Primosten non se ne parla. Il vento però rinforza un poco e ci permette di ancorare ancora con vele issate a Maslinica. Nel 2018 ci eravamo passati a vela ma non avevamo afferrato la bellezza del luogo. Posto comunque affollato, valido comunque per una sosta specialmente per ancorare e salpare senza motore.
29/07 Pakleni bok. – Siamo alle isole Pakleni. La pianificata uvala Okorija è fresca di divieto di ancoraggio. Poco male, le anse isolate in questa baia enorme sono molteplici. Ancoriamo con cima a terra nella baia appena sotto. Posto bello ma non si pesca nulla, l’acqua è freddina e non è giustificato rimanere fermi per un giorno intero, quindi domani ripartiremo per andare dove ci porterà il vento. Ci scappa però una colossale pasta con pomodoro e salsiccia croata acquistata a Korcula. Ottima cena con tramonto spettacolare.
28/07 – u.Perna – Smotorata di 12 miglia. Calma piatta. Giriamo intorno all’isolotto di Proizd ma non offre veramente nulla se non ai turisti traghettati sulle tre spiagge in pietra presenti. Posiamo l’ancora a Perna, pianificata e bellissima. L’acqua è freddissima, 19 gradi probabilmente a causa della corrente da NO che ha sollevato gli strati profondi del mare. L’acqua e le tonalità invece sono stupende. Scrivo il giorno stesso, forse resteremo anche domani, forse salperemo... vedremo come sarà il vento.
27/07 – u.Prigradica – Dopo 11 bordi e sempre vento contro ma con onda formata, abbandoniamo l’idea di raggiungere la punta nord di Korcula. Al tramonto ci fermiamo in questa ansa con tanto di molo. Siamo gli unici, ormeggiamo all’inglese, ceniamo in pozzetto. Quello che pensavamo essere un piccolo borgo di 4 case, scopro la sera stessa camminando a piedi, essere un dedalo di villette in affitto tutto a croati, sloveni e tedeschi. Niente italiani. Unico neo la mattina paghiamo 180kn (circa 23 euro) per il solo ormeggio. Da evitare se non in caso di necessità. La trasparenza dell’acqua continua ad essere eccezionale ovunque.
26/07 – u.Kneza – conto 16 bordi per compiere 14 miglia – Risaliamo il Peljeski Kanal a NO con vento che arriva proprio da NO. E’ il regno dei surfisti. L’effetto Venturi incanala l’aria, la comprime e la spara nel canale senza onda. Siamo in pochissimi a vela con i cabinati ma è fantastico veleggiare in mezzo ai surfisti che si sparano a velocità pazzesche. Ci si saluta, si scambiano cenni di “ok” e ci si sdraia con vento sempre sopra i 25 nodi. Vela pura e fantastica. Monica non è molto d’accordo. La baia è bellissima, trasparenze e colori sono al top. La mattina arrivano ben 6 Yacht che scopriamo essere mini navi da crociera croate. Noi salpiamo, a vela.
25/07 – u.Korcula – 21 miglia – Partiamo un poco a malincuore ma Korcula ci attende. Il vento prima tiene un bel NE, poi si spegne, poi parte il solito NO pure a raffiche che aumentano fino a oltre 25 nodi. Arriviamo comunque al monastero a vela, poi, visto il dedalo di isolotti, caliamo tutto e concludiamo a motore. Ancoriamo a Korcula, in un fazzoletto di mare in mezzo a barche che superano tranquillamente qualche milione di euro. Siamo nella zona Vip della Dalmazia. Nemmeno i loro tender sono piccoli come noi.
23 e 24/07 u.Trstenik – Poche miglia per spostarci ad una baia vicina. Non prevista ma buona sia per un temporale in arrivo con venti da NO, sia per diventare “stanziali” e passarci il mio compleanno. Sempre acqua stupenda. Pesco pure dei Boga sia la sera che la mattina. Happy Birthday per 53 volte.
22/07 – u.Vulcine – Percorriamo comunque 30 miglia a vela, ostinandoci a cercare il vento e risalirlo. Zuljana è un piccolo porticciolo, la vicina Vulcine purtroppo soffre di risacca che ci martellerà per la cena e per la notte. Amen, stanchi come siamo, va bene tutto. Domani si riparte.
21/07 – u.Okuklje – 22 miglia. Da qui per una settimana troveremo sempre vento da nord ovest che ci sarà costantemente contro. Abbandoniamo l’idea di navigare per 32 miglia per arrivare a Zujiana e atterriamo a Okuklje. Buon ridosso, acqua cristallina ma quattro Konobe e relativi moli fanno di questa baia solo un riparo. La bellezza del posto è stata divorata dalle strutture. Noi ancoriamo e mentre ceniamo in pozzetto guardiamo la “televisione” ovvero il via vai dei charteristi che si apprestano ad ormeggiare.
u.Zaton 20/07 – Usciti al marina, lasciamo Dubrovnik e iniziamo la seconda fase della vacanza: la risalita
19/07 Aci Marina Dubrovnik – Un giorno in Marina. Potremmo farne a meno, acqua, corrente e viveri ancora ci sono. Scegliamo però l’opzione 2 della pianificazione, un giorno in marina, Dubrovnik Cad e visita alla città vecchia. Scelta azzeccata, il marina è confortevole, posti barca agevoli e sicuri. Dubrovnik è da visitare, bellissima, imperdibile la camminata sulle mura e il forte di San Lorenzo (Lovrjenac). Ripristino acqua e corrente. Riempiamo una tanica da 20 litri di benzina, tanto abbiamo consumato fino a qui. In marina c’è la capitaneria con cui estendiamo il permesso di soggiorno di un altro mese (si poteva fare solo di 15 giorni o 30). Evitare la spesa al Kozuma fuori dal marina, prezzi altissimi, compriamo solo un cocomero intero in offerta
veli Zaton - 18/07 – 15 miglia, finalmente quasi tutte a vela. Evitiamo Salpunara e ridisegno la rotta per andare direttamente a Zaton, più protetta da possibili temporali previsti da DHMZ. Bella baia, ma c’è un freddo boia, di andare in acqua non ci penso neppure. Il termometro scende fino a 20 gradi. Il bel sole del tramonto però ci permette all’ultimo momento di cenare in pozzetto, cosa a cui rinunciamo difficilmente. Ritorneremo qui il 20 sperando di goderci meglio il pomeriggio. Pochissime foto, quindi ne pubblico una mentre me la ghigno per il freddo e.. per la mancanza di vino nei bicchieri.
Portoroz – Lastovo - dal 14 al 16/07 Ultimi giorni di relax nella baia più bella. Arriviamo saltando la visita alle isole esterne. Riusciamo a fare 16 miglia tutte bordeggiando controvento, ne avevamo abbastanza. Allunghiamo di un giorno la permanenza rimettendoci in pari con la pianificazione. La foto è scattata dalla strada che porta al faro, Kairos è il puntino alla fonda che si vede dietro al pontile. Tanto da dire, dal cibo da asporto, alle scogliere impressionanti del faro, la bellezza della baia e delle acque appena fuori da questo lago salato. 30 euro per due fritture di calamari e due piatti di verdure grigliate non sono pochi ma all’ancora non paghiamo il gavitello e nemmeno il pontile. Seguirà il giorno successivo una colossale grigliata in pozzetto che è ancora la cosa migliore. Anche qui ci segniamo di ritornarci per lo snorkeling da fare fuori baia e le isole. Acqua stupenda.
12 e 13/07 uvala Zaklopatica – Usciamo dalla calma di Veli Lago a vele piene, ma fuori tira un vento di ponente a raffiche da 20 nodi. Prendiamo prima una mano alla randa ma poi procediamo a 5 nodi di solo fiocco. Onda formata, sono solo 4 miglia. Arriviamo in baia con il vento che soffia 15kn su dei gavitelli assurdi e difficili da prendere, ne prendiamo uno di poppa, poi lo portiamo a prua e ne prendiamo un secondo a poppa per stabilizzare la barca. Siamo i soli. A terra 5 konobe ci attendevano, andremo domani alla Triton, fantastica. Gli stessi addetti al parco ci riprovano e ci riescono, paghiamo 180kn (come un 10 metri) al posto di 100kn ma insistono che per il gavitello la cifra è giusta e purtroppo le tabelle on-line del parco sono del 2019. Visita a piedi a Lastovo paese.. bella.
11/07/20 Lastovo – uvala Malo Lago. 13 miglia di calma piatta e siamo a Lastovo. Parco nazionale. Come indica il nome, siamo in una baia che assomiglia ad un lago. Un doppio ingresso circoscrive la baia completamente e l’onda non può entrare. In serata arrivano gli addetti al parco, provano a farci pagare come un 10 metri ma ho il listino prezzi ufficiale e le loro 300kn diventano 200kn. Perlustriamo le baie con il tender, passiamo sotto il ponticello, acqua stupenda ma mancano i fondali “vivi” e non c'è quasi nulla che valga la permanenza di un giorno intero quindi il 12 lo faremo alla baia successiva. Fuori soffiano 25 nodi da NO, qui non si sente nulla e, con un buon aperitivo, ci si prepara per la cena.
10/07 – Pržnjak – sud dell’isola di Korcula. 25 miglia di calma totale. Ne facciamo buona pare a motore con 2 nodi scarsi di vento. Poi diventano 4, issiamo il gennaker con vento al traverso e, con la randa, teniamo i 3 nodi di velocità. Bastano per spegnere il Selva e procedere nel silenzio totale. In rada siamo da soli, alcune piccole case e due barchini di pescatori. Spaghettata alle vongole. All’alba del giorno dopo, filo i Sabiki e pesco cinque Boga. Pesci piccoli ma con una carne dolce e squisita poi leviamo l’ancora in direzione Lastovo. La zona di mare fino a Lastovo brulica di pesci ma persino i gabbiani ci dicono che non mangiano e infatti non peschiamo nulla…
08 e 9/07 Vis, baia di Rogacic, sempre bellissima.Ci ancoriamo nello stesso punto del 2018 dopo 34 miglia di vela con vento da NO al giardinetto. Partiti a vele piene, abbiamo ridotto la randa solo a 10 miglia dall'arrivo quando il vento ha rinforzato oltre i 18 nodi e il mare ha iniziato a formarsi passando a mosso. Velocità apparente sempre sopra i 5 nodi ma il gps ne segnava oltre i 6 grazie probabilmente all’onda che ci spingeva e alla corrente formatasi. Alle 16 siamo alla fonda in una piscina naturale. Nessun pesce causa bassa temperatura dell’acqua. Filo l'ancorotto da 4kg a poppa per stabilizzare la barca e caricare meglio le batterie con i pannelli. Il 9 è di pausa. Stasera si griglia..
06/07 Primosten - Salpiamo presto da Sibenik, canne in acqua che però non ci regalano nulla. Anzi mi si incrociano le lenze causa due repentini cambi di rotta e l'inestricabile groviglio, una volta issato in barca, decido di cestinarlo. In compenso trovo una zona dove pesco quasi un chilo e mezzo di cozze favolose. La sera impepata di cozze. Cottura in acqua bollente e pepe nero, poi condite con prezzemolo e limone. Mi segno il posto, ci ritorneremo al rientro. Primosten è sullo sfondo della nostra impepata, bellissima. Siamo al gavitello. Solo 84kn (11 euro). La notte è prevista bora fino a 45 nodi ma, con doppia cima, siamo tranquilli.
05/07 Sibenik – 31 miglia. Arriviamo in largo anticipo al punto che ci lasciamo tentare di entrare nel fiordo fino alla città di Sibenik e proseguendo oltre. Prima del ponte però giriamo la prua e ritorniamo all’ingresso vicino al forte Nikola. Non è visitabile ma la bellezza del fiordo e delle sue insenature fa perdere di importanza questa visita mancata.
05/07 verso Sibenik – Bellissima giornata, ventosa e rafficata ma con poca onda. Viste le barche vicine, per abbattere la prua in baia, salpiamo con il solo fiocco. La barca gira rapida di 180° e usciamo veloci. Dobbiamo subito prendere due mani alla randa. Il vento soffia al traverso a oltre 20 nodi. Stupendo. Dopo sei miglia rinforza fino a 27 nodi e per evitare una straorza, caliamo la randa e filiamo di solo fiocco pieno. Kairos diventa neutro, perfetto. Arriviamo a 30 nodi di raffica ma in questo assetto potevamo andare ben oltre. Favoloso. Faccio un paio di video ma per YouPoition devo usare una foto per il posizionamento gps scattata ancora nella quiete.
04/07 uvala Zincena. Altra nostra conoscenza. Baia ridossata da venti dal quarto e primo quadrante. Ci arriviamo presto ma alle 15 sono già presenti 4 vele (non charter) alla ruota e tre motoscafi con cime a terra. Il fondale non è buono dappertutto, cresce rapidamente al centro. Si deve scegliere il punto esatto quindi all’ultimo caliamo le vele e ci muoviamo a motore. Diamo fondo nei classici sette metri. Dopo un ora iniziano ad arrivare altre vele. La prima di proprietà, arriva decisa e ancora in un punto che persino io avevo scartato per il poco spazio. Bravissimo. Poi… i Charter !. Un circo di spazi errati e ancoraggi sbagliati. Il sole cala e tutto diventa una quiete.
03/07 Luka Juzna. Il tempo non è buono. Ci svegliamo a uvala Slatina con delle nubi tremende, ricordano i Neverin degli anni passati. La corrente in baia è forte ma il vento insiste da NNE e siamo protetti. Poi cala, il cielo apre delle finestre e salpiamo a vela con 15-17 nodi. Bel vento al giardinetto, non rafficato, si crea n poco di onda ma andiamo alla sa velocità. I temporali girano su Pag a est e ci evitano. Arriviamo a Muline, oltre le isole pianificate. Scendiamo a terra per comprare una maschera da sub persa in mare, poi diamo fondo a Juzna che già conosciamo. Presenti un solo Etap 21 che pernotta con noi.
02-07 Olib. Salpiamo di primo mattino da Trasorka. Cerchiamo altro pesce ma il tempo sta cambiando e il pesce lo sente. Niente sgombri ma prendo un luccio di mare da 35 cm. Diamo fondo a Sip per un bagno fantastico. L’acqua è cristallina. Poi il vento da NO rinforza, crea onda, ci spostiamo prima a uvala Draga ma è esposta. Ripieghiamo quindi a sud di Olib. Uvala Slatina. Abbiamo ragione. Il vento prosegue incessante ma la baia ci proteggerà fino al giorno successivo.
01/07 uvala Trasorka. Si parte a motore causa vento assente. Poi ne arrivano 7-8 nodi. Si issano le vele e si procede tranquilli con le lenze in acqua. Ci regalano un’altro sgombro e un sugarello. Arriviamo in baia a vela alle 12, diamo fondo al centro destando la curiosità dei presenti: due equipaggi su due gommoni che dopo un’oretta andranno via. Grigliamo tutto il pesce, in parte lo mangiamo, il resto grigliato, lo congeliamo. Lo sgombro già grigliato con un filo di olio e limone è stupendo anche freddo.
30-06 uvala Martinscica. Arriviamo in baia con un chilo di pesce. Sono presenti due barche. Il sito è bellissimo, primordiale, ampio. Il bosco arriva fino al mare. Pulisco il pesce ma è tardi per la griglia. Finisce in frigo e preparo una stupenda carbonara di tonno. Ci abbuffiamo e poi subito a letto. Un ritmo per goderci appieno le giornate è seguire il ciclo del sole. A letto alle 21.30/22 e sveglia alle 5.30.
30/06 Osor. Ore 17.10. Il ponte sempre precisissimo, stranamente apre con 10 minuti di ritardo. Transitiamo, lasciamo le briccole di Osor e metto subito le lenze in acqua. Vento nullo, si prosegue a motore a velocità “sgombro”.
30-06 Quarnaro – Delfini. Bella rotta che dall’Istria ci porta nelle prime zone bellissime della Dalmazia. In parte a vela, in parte a motore, passiamo il Quarnaro in un mare deserto di vele. Alle 13 a nord di Unije i delfini deviano il loro percorso per venire a salutarci, passano sotto la barca, sbuffano e se ne vanno. Sempre bello incontrarli.
28 e 29-06 Veruda 21 miglia. Salpiamo a vela da Polari, il vento ha tenuto da SO regalandoci una bolina stretta che riusciamo a mantenere per tutto il viaggio. A Veruda sono già presenti barche e barchini alla fonda, non conosciamo la baia quindi risvegliamo il motore per gli ultimi 300 metri. C’è un poco di onda ma si sta bene, la baia è bella. In serata la prima griglia con aperitivo. Il giorno successivo visitiamo baia Soline con il tender elettrico. Offre solo lo scarico della spazzatura, per il resto è una immensa distesa di gavitelli.
27-06 Rovinj. Vento da SSE esattamente contrario alla nostra rotta. Salpiamo a vela da Busuja con destinazione Veruda ma desistiamo, siamo comunque un giorno in anticipo alla pianificazione, quindi decidiamo di ancorare a Rovinj di fronte al camping Polari. Ultimo approdo utile ridossato da SE prima delle Brioni in cui è vietato l’accesso. Sito tranquillo e ancora deserto. Siamo da soli alla fonda. Sono solo soste per il trasferimento in Dalmazia. L’Istria ha poco da offrire al diporto. Anche l'acqua non è cristallina.
27-06 uvala Busuja. Dogana fatta a Umag con la sola polizia senza problemi per il Covid. La capitaneria estiva era chiusa, poco male, ci fermeremo a Porec. Arriviamo in baia alle 22.30 con un tratto notturno. Non conosciamo la baia ma è grande, senza ostacoli, con un fondale piano sui 7 metri che permette d ancorare dappertutto. C’è luna crescente e ci si vede con e senza pila. Siamo soli. In mare c’è il deserto. Turismo zero. Cena frugale in mare durante il viaggio con ottimo salame e insalata…
26-06 Marina Primero. Ci risiamo per il sesto anno. Antivegetativa nuova, Kairos lucido più che mai. Ci apprestiamo a iniziare questa nuova avventura. Abbiamo cambusa per oltre un mese che verrà integrata con il pesce che (speriamo) pescheremo. Cantina fornitissima con 28 bottiglie di ogni tipo e pure tre salami nostrani che non devono mai mancare…. Manca la piantina di basilico, ma abbiamo il prezzemolo congelato che va bene con le cozze.