Rientrati. L’umore non può che essere come il cielo che ci accoglie, ma il viaggio è stato spettacolare. 16 giorni, quasi 4000 km, incontri e luoghi magnifici.

Gli arcipelaghi hanno sempre un fascino antico ed inarrivabile

Prima di lasciare l’Albania, un saluto a Butrinto è d’obbligo

Ad attenderci al rientro in Albania l’errore più madornale del viaggio: Angelo vuol vedere il mare di Saranda, io lo sconsiglio vivamente,ma alla fine cedo. Risultato: un delirio becero di turismo italiano della razza peggiore. Riusciamo con molta fatica a trovare posto per dormire. La situazione però è davvero insopportabile e sfiancante. Ci svuota letteralmente delle ultime energie rimaste. Al risveglio, la prima mossa è quella di prenotare il biglietto della nave, non da Durazzo però , ma da Igoumenitza, come consigliatoci da Artin. In effetti ci costa meno della metà.

Un saluto a mamma cicogna ed ai suoi cuccioli e via

Alla fine si fanno sentire

In Grecia troviamo cortesia di facciata...decidiamo di fuggire di nuovo in Albania attraverso 137 km per l’80% curve strettissime per il restante 20% tornanti, passando per Neapolys

Florina.

Sulla strada per Florina.

Frontiera tra Macedonia e Grecia.

Bietola, Macedonia.

15/08/2019 18:19

sulla strada per Prilep distese di piantagioni di tabacco e girasoli

Eccoci a Mavrovo, alloggiamo in una caratteristica casetta di montagna di fronte all'omonimo lago. Posto stupendo. A 1800 metri si respira tutt'altra aria. Stasera metteremo le felpe ed a pensare a stamattina, questo è già motivo di immensa gioia.

molto vicino a noi è il monastero Arabati Baba Teke, dei monaci dervishi. Solo a sentire il nome Angelo si esalta... non capisco perché, ma del resto è dal primo chilometro che è entusiasta.Lì troviamo Adelardo, unico monaco al momento presente. Ci offre subito caramelle al caffè e melone giallo, non proprio una felice accoppiata, ma non possiamo certo rifiutare.

TETOVO, tappa intermedia per fuga in montagna, di nuovo sconfitti dal caldo. In questi giorni dalle 11 alle 17 le strade sono off limits.. noi cerchiamo di essere no limits finché si può... Chiunque ha un mezzo a due ruote in garage ci tiene a mostrarcelo orgoglioso.. noi facciamo i complimenti a tutti. Alis ci porta a casa, ci presenta suo padre e solleva il telo dalla sua BMW anni '60. Qui le persone non cercano le differenze ma i punti in comune, di condivisione.

Skopie, capitale della Macedonia.

La strada per Skopje, complici anche l'orario ed il traffico, si rivela un inferno di fuoco! manco stessimo attraversando il deserto.. La moto è incandescente noi evanescenti. Troviamo, giusto in tempo prima di schiattare, un'oasi (letteralmente) di verde. Facciamo pausa finché l'aria non torna respirabile

pensavamo di aver dormito a Mitrovica.. invece eravamo a Svenak, paesino tranquillissimo di periferia, circa 35 abitanti.. In effetti mi sembrava un po' piccolino rispetto alla mappa. Giunti a Pristina ci rendiamo presto conto che la città è moderna e non ha tanto da offrire. Giusto il tempo di un succo e facciamo strada per Skopie

Di nuovo in Kosovo, siamo ospiti di Bato, proprietario di questa splendida Guzzi militare del dopo guerra. Lui guarda nei particolari esterrefatto la mia moto ed esclama "Honda! super!"... Io faccio lo stesso con la sua.

alla fine, per fortuna, scopriamo che internet sa verità solo sulle cose ovvie... Mettiamola così: i benzinai serbi sono più affidabili. Si può passare dalla Serbia al Kosovo senza alcun problema. E questo ci rincuora e ci restituisce un po' del tempo perso

12/08/2019 22:20

lasciamo Guca, direzione riserva di Uvac col suo fiume ed le sue anse. Trovarlo ci costa una giornata, becchiamo anche lavori lungo la strada e perdiamo un sacco di tempo per ritrovarci praticamente molto vicino al punto di partenza. Ma un viaggio on the road è fatto, per lo meno, anche di questo

sarà la loro storia, sarà la musica, sarà la geografia o la loro anima, ma in questi luoghi, in mezzo a queste persone si sta bene, si respira fratellanza, accoglienza, purezza, essenza del rapporto umano. Qualcuno banalmente dice che è perché "sono indietro".... Sarà, ma se è così, allora "indietro" e l'unica direzione che possiamo prendere per andare avanti

Guca, Serbia. Festival delle trombe. Un piccolo  paesino di collina che sembra vivere in funzione di questo evento che va in onda dal 1961. In effetti arriviamo all'ultimo giorno e c'è tantissima gente da ogni parte del mondo.

Eccoci in Serbia. Riusciamo a disperdere tutto il tempo risparmiato... e visti anche i costi esorbitanti per pernottare a Guca, a causa del "festival internazionale delle trombe"  che attrae turisti da ogni dove, pernottiamo a Cacak. A dispetto del nome, scopriamo una gentilezza e un senzo d'accoglienza senza pari (di certo non dalle nostre parti) Non accettano euro nel locale dove ceniamo, allora ci informiamo per trovare un cambio con un  signore del luogo che, prima ci cambia lui stesso gli euro in dinari serbi, e poi ci offre la cena! C'è solo da imparare qui!

arriviati con un anticipo inaspettato a Visegrad,  dopo una visita, decidiamo di procedere per avvicinarci a Guca.

A Goradze, Naime, un panettiere kosovaro, tesse commosso le lodi dell'Italia e ci racconta che la sua famiglia vive in Umbria. Ricambiamo e proseguiamo

la scelta è di fare una tappa intermedia, tra Sarajevo e Guca, a  Visegrad, città di confine tra Bosnia e Serbia, tristemente famosa (come il suo ponte) durante la guerra. Un ponte crollato ci consiglia una scorciatoia...

11/08/2019 00:05

Angelo insiste per vedere Mostar, io continuo volentieri con il ripasso e l'approfondimento.

La frontiera tra Montenegro e Bosnia è uno spettacolo

stessa guesthouse e stessa casetta n. 1 di 5 anni fa; altra compagnia, altra moto, altro viaggio, altra storia.

Altopiano del Durmitor, parco nazionale del Montenegro, al confine con la Bosnia:  eccezionale.

09/08/2019 00:11

09/08/2019 00:04

Fin qui posti nuovi, adesso per me inizia una parte di ripasso ed aggiornamento, Montenegro e mamma Bosnia. Qui, in terra di nessuno tra le due frontiere, 30 km di tornanti ci portano oltre i 2500 metri.

Saremmo dovuti arrivare oltre, ma passeremo la notte a Peje. È una accogliente città kosovara, separata dal confine montenegrino da una maestosa montagna che domani spolperemo...

07/08/2019 02:04

Sbarcati a Fierze ci dirigiamo a Valbona, una meraviglia di verde, acque azzurro cristallino e cime rocciose che svettano fuoriuscendo dai boschi. Sensazione di pace profonda. Da Valbona pensavamo di sconfinare in Montenegro. La strada effettivamente c'è, ma la dogana no. Ci tocca fare un passaggio dal Kosovo per aggirare l'ostacolo. Ma il Kosovo non tollera solo un passaggio al volo, per cui con le sue insegne stradali ci fa perdere, e ci convince a passare la notte qui. Poco male. Pochissimo.

07/08/2019 01:44

Il lago di koman è davvero affascinante. Un fiordo che, non si direbbe mai, ma è artificiale. Una vallata riempita d'acqua per più di 5 anni costantemente. Uno scenario totalmente stravolto rispetto all'originale... ma comunque un lavoro ben riuscito.

decidiamo di puntare subito verso Koman e saltare scutari, si è fatto tardi e vicino la costa c'è un traffico immane, cantieri dappertutto, la moto bolle, i cervelli pure, fuggire verso l'alto diventa una priorità assoluta. La strada è piacevolissima e gli scorci incantevoli

temporaneamente adottati da un gruppo di motociclisti slovacchi, in cerca come noi della strada giusta da imboccare..

Tornare nei posti dove sono stato nel '93 e vedere cosa è successo nelfrattempo : ✔Scoprire che è stato l'inizio di una trasformazione ancora in atto, è già abbastanza. Loro restano sorpresi che possa avere ricordi così nitidi di 26 anni fa. Gli dico che tutto allora si è impresso a fuoco, e che tra altri 26 anni ricorderò questo momento.

Tornare nei posti dove sono stato nel '93 e vedere cosa è successo nelfrattempo : ✔Scoprire che è stato l'inizio di una trasformazione ancora in atto, è già abbastanza. Loro restano sorpresi che possa avere ricordi così nitidi di 26 anni fa. Gli dico che tutto allora si è impresso a fuoco, e che tra altri 26 anni ricorderò questo momento.

La nave delle 23 non partirà prima delle 3. Un classico. Ne approfittiamo per girovagare un po' per Bari vecchia, davvero notevole!

Fin qui tutto bene...

04/08/2019 18:32

start!