Oggi lultima tappa della crociera. Partenza allalba e direzione il faro di Fiumicino. Allinizio onde alte ma arrotondate e distanziate, poi con vento di grecale da 10 nodi le stesse si fanno più ripide a ravvicinate. Si procede a motore, a tratti aiutati dalle vele quando possibile. Arrivati a Fiumicino si fa quindi rotta verso Capo Linaro con il vento che è ruotato a Nord-Ovest e quindi perfettamente contrario alla nostra direzione. Poi gira ad Ovest e a quel punto si possono di nuovo aprire le vele ma il motore resta acceso. Poi si riesce per unoretta ad andare anche a sola vela. Il mare nel frattempo si è calmato e si preannuncia un rientro tranquillo e invece In corrispondenza di Capo Linaro ci accoglie improvvisa un tramontana da 25 nodi con mare mosso ma le ultime miglia a motore sferzati dal vento e il conseguente ormeggio problematico a Riva di Traiano non riescono certo a condizionare il bellissimo ricordo che conserveremo di questa bella crociera insieme.
Giornata di trasferimento. Prima di lasciare la splendida Palmarola siamo andati ad ammirare parte delle sue bellezze con le eccezionali conformazioni rocciose chiamate le cattedrali. Dopodiché rotta su Nettuno per la sosta notturna. Già alle 13:00 si alzava però un ponente da 10-11 nodi e il moto ondoso cominciava a crescere sempre di più. Aperta la randa Bubi e Pepita hanno navigato a motore con le onde alte e ripide al mascone. Auradea si era attardata a Palmarola e ci raggiungerà più tardi. Alle 16:30 ancoravamo davanti al marina di Nettuno piuttosto stanchi per il tipo di navigazione affrontato, ma ormai il ritorno a casa è sempre più vicino.
agosto. Aspettiamo tutta la mattina allancora sopportando pazientemente il moto ondoso provocato dai motoscafi e linevitabile invasione di barche e barchini intorno a noi. E pensare che di notte a cala Gaetano eravamo solo 5 barche nella pace totale! Comunque alle 15:30 decidiamo di levare il disturbo e le tre barche, Auradea, Pepita e Bubi, si dirigono a vela verso la punta meridionale di Ponza e poi con il bordo successivo puntano su Palmarola. La scelta inziale di Cala Brigantina viene modificata con lancoraggio di Cala Forcina considerata più protetta e con maggiori spazi a disposizione. Comunque ci lasciamo alle spalle una bellissima veleggiata di bolina. Il posto è letteralmente magico e tranquillo. Siamo contenti di aver deciso di lasciare il caos di Ponza per venire qui. Peccato che internet e le connessioni telefoniche sono pressoché assenti.
Oggi giornata di trasferimento verso casa. Partenza alle 6:00 da Procida (sembrava vi avessimo messo le radici ) per dirigerci a motore verso Ponza. Il poco vento proviene da Nord-Ovest per cui provare a veleggiare quando hai bisogno di macinare miglia in tempi decenti è impossibile. Pepita ci proverà comunque alla fine nelle vicinanze di Zannone, ma per breve tempo. Le altre due barche, Auradea e Bubi, non si lasceranno tentare, per cui alle 15:00 circa si ancorano in cala Gaetano, lo stesso punto che ci ha ospitati allandata. Comunque fino alle 19:00 dobbiamo sopportare un fastidiosissimo moto ondoso causato, da barchini, motoscafi, gommoni e persino aliscafi e traghetti. Un vero tormento che a momenti ci fa rimpiangere persino il golfo di Napoli e il suo traffico! Ponza in questo periodo è decisamente da evitare, peccato perché i posti sono meravigliosi.
E ferragosto! Dopo una notte tranquilla senza vento ed eccessivo rollio, siamo partiti dalla costiera amalfitana per proseguire la fase di ritorno a casa. Le tre barche, Auradea, Pepita e Bubi, hanno navigato a motore lungo tutta la costa malfitana e la penisola sorrentina per raggiungere poi Capri e dare unocchiata da vicino ai famosi faraglioni. Alle 13:00 però si è alzato un bel ponente da 10 nodi e noi di Bubi abbiamo deciso di andare subito a vela pur facendo un lungo bordo verso sud-ovest e poi virare in direzione Procida. Dopo un po anche le altre due barche ci hanno imitato. E stata una bellissima bolinata di ben 5 ore e alle 18:00 abbiamo quindi raggiunto la meta. La nostra intenzione era quella di arrivare quando cominciava lesodo delle piccole barche che di solito saturano le baie. Abbiamo però dovuto aspettare unaltra ora per poter trovare lo spazio giusto dove ancorare e ne è valsa la pena visto che ora ci troviamo in prima fila proprio davanti al bellis
Abbiamo levato lancora davanti ad Agropoli per attraversare tutto il golfo di Salerno. Si è alzato proprio in quel momento un bel vento da Ovest con intensità di 11-12 nodi. Questo ci ha permesso di fare una bellissima veleggiata di bolina fino alla nostra destinazione. Sotto la costiera amalfitana il vento ha rinforzato portandosi a 13-15 nodi. Alla fine siamo giunti davanti alla spiaggia di Fuente trovandola piena di barchini e gommoni. Dopo un ancoraggio provvisorio abbiamo atteso le 19:00, quando ormai la baia era pressoché vuota, per fare quello definitivo per la notte. Nel frattempo abbiamo dovuto sopportare il continuo rollio dovuto alle fastidiose onde sollevate da ogni genere di mezzo nautico di passaggio, praticamente uninterminabile processione.
Una notte tranquilla ma la partenza doveva avvenire molto presto, per cui alle 6 siamo salpati da Pioppi. Le tre barche, Auradea, Pepita e Bubi hanno quindi preso a motore la direzione per Agropoli raggiunta poi verso le 10:00. Era necessario uno scalo tecnico al marina, noi per fare rifornimento di gasolio e acqua, gli altri due equipaggi di Auradea e Pepita per fare anche degli acquisti alimentari. Queste due barche si sono messe poi allancora nellangusto avamporto, mentre noi aspettavamo fuori davanti a uno splendido costone roccioso. Fare i rifornimenti è stato abbastanza semplice e non abbiamo dovuto aspettare molto perché arrivasse il nostro turno.
Dopo una notte con forte brezza di terra, anche oltre i 15 nodi, le tre barche, Auradea, Pepita e Bubi, hanno levato lancora e si sono dirette a Nord-Ovest. Il ritorno a casa è ufficialmente iniziato. Dopo Capo Palinuro alziamo subito le vele perché ci aspetta un grecale anche abbastanza sostenuto. Dopo un po siamo costretti a ridurre il genoa e procediamo di bolina con sbandamento più ridotto. Pepita decide invece di dirigersi più sotto costa a tutta tela sventando ogni tanto il genoa. Auradea procede un po più a largo. Poi lintensità del vento cala e la sua direzione gira a sud sud-est. A quel punto noi tentiamo landatura a farfalla e questo ci fa recuperare moltissimo rispetto ai nostri amici che invece decidono di fare bordi. Arriviamo di nuovo a Pioppi dove abbiamo ordinato un pranzo con consegna in barca da Casa di Delia.
Partite Pepita a Bubi allora di pranzo dalla baia Porta del Monaco decidiamo di tornare a Palinuro. Auradea aveva nel frattempo deciso di tentare una ricognizione direttamente a Scario, ma pure lì le condizioni non erano accettabili anche perché nel frattempo si era alzato un libeccio da 15 nodi con il conseguente moto ondoso. Scendiamo quindi nuovamente a motore lungo la costa fino a punta degli Infreschi. Poi alziamo le vele e dopo numerosi bordi raggiungiamo la nostra meta. Il vento nel frattempo aveva girato a Ovest portandosi sui 10-12 nodi. Anche Auradea ci aveva raggiunto a vela da Scario. E stata una bellissima bolinata!
Ci siamo concessi unaltra giornata di pausa a Palinuro per goderci un posto fantastico e tranquillo con chiaramente escursioni in tender alle grotte davanti ai nostri ancoraggi. Poi oggi siamo salpati per dirigerci ancora a sud-est- La meta iniziale era il mitico Porto Infreschi dove sono presenti dei gavitelli che possono essere condivisi da tre barche disposte a pacchetto. Per noi era una soluzione perfetta, ma purtroppo allarrivo alle 10:00 erano già tutti occupati. Alcuni persino dalle solite piccole barche e gommoni! Abbiamo quindi proseguito verso nord lungo la costa per fermarci nella cala Porta del Monaco poco prima di Scario. Questa zona è la prima che si incontra fuori dalla zona B del Parco del Cilento. Qui però la situazione era terribilmente caotica. Un carosello di barche e barchette da delirio con conseguente fastidioso moto ondoso. Posto bellissimo ma compagnia decisamente non altezza.
Ieri giornata di pausa e di riposo a Pioppi, ma con la simpatica sorpresa rappresentata dal ristorante La casa di Delia che a pranzo ci ha fornito gustosissime portate da consumare in barca (è previsto pure un servizio a domicilio) e la sera ci ha accolti nella sua location con terrazza sul mare. Oggi le tre barche, Auradea, Pepita e Bubi, hanno levato lancora per dirigersi ancora a sud-est. Il vento da sud-ovest allinizio scarso nel corso della mattinata ha raggiunto gli 8-9 nodi consentendoci di navigare anche un po solo a vela. Alle 14:00, dopo aver doppiato capo Palinuro, abbiamo raggiunto la baia del buon dormire. Abbiamo ancorato nel lato est meno affollato di barche e barchette. E pensare che a Pioppi eravamo praticamente solo noi.
Dopo una sosta forzata di 4 notti, per via del meteo sfavorevole, nel Marina di Arechi di Salerno, oggi le tre barche della flotta, Auradea, Pepita e Bubi, hanno mollato gli ormeggi per dirigersi a sud-est verso il Cilento. Nelle prime miglia percorse ci ha accompagnato poco vento per cui abbiamo proceduto a motore, poi, dopo circa due ore e mezzo di navigazione, abbiamo potuto finalmente utilizzare le vele. Allinizio il vento da ovest si è mantenuto sui 8-9 nodi, poi ha rinforzato arrivando a punte di 18-19 nodi. Intanto laltezza dellonda cresceva fino a rendere il mare mosso. Poco prima di Punta Licosa abbiamo chiuso la randa perché ormai il vento era di poppa piena, poi superata la stessa abbiamo scartato la sosta alla baia di Ogliastro per via di dubbi sulla ammissibilità dellancoraggio. Alla fine la scelta è finita su Pioppi a est di Acciaroli, posto abbastanza ridossato e piuttosto bello.
La nottata è trascorsa tranquilla una volta che il traffico di motoscafi vari si è placato. Per evitare di ritrovarci nella scomoda situazione del giorno prima, su Pepita e Bubi decidiamo di partire alle 8:00. Auradea si fermerà ancora un po. Doppiamo punta Campanella dopo aver lasciato alle spalle lautostrada di mezzi nautici a motore che cè lungo la penisola sorrentina verso Capri. Pensavamo di fare una breve sosta lungo la costiera amalfitana ma anche qui il via vai di gommoni, motoscafi, battelli veloci e ogni altro qualsiasi mezzo inventato per sollevare fastidiose onde ci dissuade dal farlo. Peccato, i posti sarebbero bellissimi ma purtroppo non è aria. Alla fine puntiamo direttamente sul Marina di Arechi dove ormeggiamo al nostro posto prenotato qualche giorno prima.
Dopo una giornata di totale relax a Procida con andate al paese a più riprese, la flottiglia oggi si è rimessa in navigazione. Resta comunque la meraviglia di quante poche barche ci siano in un posto del genere. Le ho contate stamattina dopo una notte tranquilla. Erano appena 15. Peccato per il costante rollio dovuto ai movimenti forsennati su e giù di barchini e gommoni a motore. La direzione presa è SUD-EST e la meta è la penisola sorrentina. Alla fine ci siamo fermati a SantAgnello. Posto bellissimo proprio sotto la scogliera a picco con sopra la splendida villa Crawford. Anche qui però, direi sicuramente accentuati, i problemi dovuti al costante e forte rollio. Ai soliti instancabili motoscafi si sono aggiunti anche i collegamenti pubblici tra Sorrento e Napoli.
Alle 8:00 di mattina, dopo una notte tranquilla nella baia stranamente vuota di Ponza (eravamo in tutto 4 barche alla fonda), abbiamo levato le ancore e puntato le nostre prue verso SUD-EST direzione Ventotene e poi superata questa verso Ischia. Il mare è un po mosso ma il vento è debole, non più di 5-6 nodi, per cui siamo obbligati a procedere a motore. Questo avverrà per ben 10 ore tranne le ultime 15 miglia in cui abbiamo aperto anche il genoa. Le onde intanto hanno aumentato la loro altezza e cominciano a frangere. Anche il vento da OVEST alla fine è aumentato portandosi sui 10-13 nodi. Alle 16:00 entriamo nella ben ridossata cala SantAntonio nellisola di Procida e ancoriamo. Non ci sono tantissime barche.
Anche questa volta allalba, il primo giorno di agosto abbiamo levato lancora davanti al porto di Nettuno dopo una notte abbastanza tranquilla. Il mare presentava onde lunghe ma molto alte e la navigazione a motore inziale risultava abbastanza difficoltosa. Alle 8:00 abbiamo provato ad andare solo a vela ma il divertimento è durato solo mezzora. Per il resto della lunga navigazione, essendo calato il vento, abbiamo utilizzato randa più genoa e contemporaneamente motore. Alle 13:00 le tre barche della flottiglia, Auradea, Pepita e Bubi, hanno ancorato nella prima rada della costa EST di Ponza trovando molte meno barche di quanto ci aspettavamo. Il posto è fantastico e lacqua meravigliosa.
Allalba di domenica 30 luglio abbiamo mollato finalmente gli ormeggi! Le tre barche, Auradea, Pepita e Bubi, hanno quindi lasciato la loro comune base di Riva di Traiano per dirigersi a sud. Allinizio londa era molto formata ma cera poco vento, poi questultimo si è presentato alla grande fino ad arrivare intorno ai 10-12 nodi e le barche hanno potuto navigare a vela. E stata una veleggiata bellissima durata, tranne qualche breve intervallo, quasi 12 ore. Dopo aver superato Fiumicino, Fiumara e Ostia la piccola flotta si è diretta verso Anzio dando poi ancora ad Ovest del marina di Nettuno. Cè ancora un po donda ma speriamo diminuisca.
Pepita attende il momento di levare gli ormeggi insieme alle sue compagne di avventura Auradea e Bubi. I programmi sono fatti ma poi bisognerà come sempre fare i conti con il meteo e di questi tempi, soprattutto dopo lesperienza dellanno scorso, lattenzione deve essere massima in tal senso.