Nel frattempo ho fatto anche dei video su questa breve crociera La prima parte https://www.youtube.com/watch?v=QwYjc-zVPOA La seconda parte https://www.youtube.com/watch?v=Q8xFYHK7UJc La terza parte https://www.youtube.com/watch?v=KUxYIfQyngA
Sì, sono l'Ulissse che conosci tu....... Con due esse non gli andavo bene. Buon vento per il ritorno. Ci vediamo a Riva
Una vacanza più "statica" di così non si può... Su youposition le posizioni si stanno accavallando una sull'altra. eh eh
Ma sei l'Ulissse che conosco io? eh eh
Mi sono iscritto a Youposition solo per commentare il vostro viaggio. Mi sembra che finora non vi possiate lamentare...Anche gli elementi della famiglia che amano più il bagno che la navigazione mi sembra che se la siano goduta......
Alla fine abbiamo attraversato il Tirreno e, navigando a vela e a vela e motore per le 125 miglia che ci separavano da Riva di Traiano, Bubi è di nuovo tornata a casa. Siamo arrivati questa notte all'una e francamente non pensavo fosse così difficile, provenendo da ovest, riconoscere nel buio pesto, senza luna, il marina che frequento ormai da quasi cinque anni. A circa 35 miglia dalla costa Emanuele è stato finalmente gratificato dalla pescata della sua vita. Dopo due settimane di tentativi, quando ormai non ci sperava più, è infatti riuscito a catturare un tonno ala lunga di più di 11 chili! Una degna conclusione di una bella crociera; solo peccato che quest'anno sia stata molto breve.
Dopo un paio di giorni di maestrale... e di pigrizia nel Golfo delle Saline, tanto per cambiare posto e ormai con un occhio già al rientro a casa, ci siamo spostati nuovamente nella vicina cala del Mucchio Bianco nel golfo di Arzachena ridossata dal vento da nord nel frattempo subentrato al maestrale. Prima di questa breve veleggiata grande spavento. In quel momento pioveva, noi eravamo all'ancora, un catamarano cabinato in arrivo velocemente ci ha puntato senza accorgersi di noi. Non vedendo nessuno affacciarsi dal loro pozzetto, abbiamo gridato come forsennati e all'ultimo secondo è riuscito ad evitare l'impatto con una brusca manovra sfiorando il nostro tender in acqua. Mi chiedo cosa sarebbe successo se noi nel frattempo, invece di rilassarci in pozzetto, stavamo dentro.
Come previsto intorno alle 10:30 si è alzato il famoso maestrale. Abbiamo quindi lasciato l'ancoraggio di Caprera per portarci sull'altro lato del canale tra l'arcipelago e la costa nord della Sardegna. Per via delle condizioni meteo abbiamo scelto la baia di Golfo delle Saline abbastanza protetta dal mare che nel frattempo stava montando rapidamente, mentre a dir la verità non tantissimo dal vento che soffia qui con raffiche da circa 25 nodi. Anche il cielo si è ingrigito e preannuncia la perturbazione in arrivo. L'ancora di un Grand Soleil 42 ha cominciato ad arare davanti a noi ma la cosa non ha disturbato più di tanto il nostro pranzo ancora in fase di preparazione. D'altra parte dopo dieci giorni di crociera siamo ormai vaccinati, ma comunque da adesso la teniamo d'occhio...
Partiti da Tavolara e lasciato l'equipaggio di The Prince dopo la cena insieme di ieri sera su Bubi, in assenza totale di vento, con l'acqua immobile, abbiamo fatto il giro dell'isola per goderne la bellezza e vedere la base Nato sul lato opposto al nostro. Anche tutto il resto della navigazione è stato a motore. Nell'avvicinarci alla Costa Smeralda si è mano mano intensificata l'onda prodotta da piccoli ed enormi motoscafi fino a creare un mare disordinato e molto fastidioso in cui era difficile avanzare. Finalmente a mezzogiorno abbiamo raggiunto Porto Palma a Caprera. Arrivando abbiamo già trovato qui gli addetti del parco che chiedevano l'autorizzazione quindi abbiamo fatto al volo il versamento online e ci siamo fatti trovare pronti quando è stato il nostro turno.
Stamattina appena svegliati abbiamo avuto una bella sorpresa. Abbiamo visto arrivare Alessio e famiglia, cane compreso..., sulla loro The Prince appena reduci dalla loro traversata diretta da Riva di Traiano. Alessio ci dice che praticamente è riuscito ad andare sempre a vela e questa è una cosa che non succede spesso in navigazioni così lunghe. Insieme siamo andati davanti alla spiaggia di Spalmatore di Terra dell'isola di Tavolara dove ci troviamo ora (vedi foto). Posto incredibilmente affascinante dominato dall'impervia rupe rocciosa che caratterizza il profilo dell'isola. E l'unico punto di questa dove si può ancorare.
Partiti da Cala Moresca dove abbiamo avuto la fortuna anche di vedere un delfino tranquillamente gironzolare tra le barche ancorate (poi ci è stato detto che visto che c'è un allevamento di appetitosi pesci li accanto la cosa non è del tutto insolita...) abbiamo a vela raggiunto Porto San Paolo davanti all'isola di Tavolara giusto in tempo per goderci il bellissimo tramonto.
Dopo una notte problematica per via dei nostri vicini "canterini d'oltre cortina" che ci hanno deliziato dei loro cori russi fino alle 2:00 (ben due barche di charter stracolme di instancabili festaioli...), abbiamo lasciato Cala di Volpe piuttosto tardi e dopo una bella veleggiata prima di bolina, poi al gran lasco con un vento da Nord intorno ai 10-12 nodi, siamo arrivati a Cala Corsara sotto Capo Figari per l'immancabile bagnetto seguito da frugale pasto... Abbiamo ancorato tra la splendida isola di Figarolo e la costa. Il posto l'abbiamo scoperto l'anno scorso e sono contento di esserci tornato perché vale veramente la pena per la sua bellezza dal punto di vista naturalistico. Si avverte anche molto poco l'intervento dell'uomo perché il paesaggio è fortunatamente abbastanza preservato. Incredibile, tra tanti posti possibili dopo un po' tutti gli stessi "canterini d'oltre cortina" sono arrivati anche qui!
Alle 9.30 è arrivato il manutentore e ha subito individuato il problema. Si era svitato il perno del braccetto dell'autopilota. Risolto fortunatamente in modo semplice il problema abbiamo lasciato l'ormeggio di Cannigione e, dopo aver fatto rifornimento di gasolio, ci siamo diretti a motore, vista l'assenza di vento, verso la nostra successiva meta, Cala di Volpe, dove siamo arrivati proprio prima di pranzo. Il posto è come me lo ricordavo incantevole, disturbato però come sempre dalla presenza di molte barche e soprattutto dal moto perpetuo di gommoni, motoscafi e grossi "ferri da stiro" vari. Però qui la natura è splendida, acqua cristallina su sabbia chiara, le classiche rocce tondeggianti di granito sardo e infine in questo caso anche il paesaggio creato dall'uomo con belle ville sapientemente integrate con l'ambiente naturale e giardini con cespugli fioriti e prati all'inglese.
Ieri, nel tardo pomeriggio, ci siamo ormeggiati al molo Sciumara di Cannigione. Avevo prenotato dalla mattina, ma posti disponibili ce ne sono tutt'ora. Nell'ormeggio, ma soprattutto subito dopo, si sono alzate raffiche violentissime da Ovest da 30 nodi. Purtroppo prima di arrivare si è manifestato uno spiacevole inconveniente. L'autopilota non funziona bene. Qualche problema l'aveva dato lo stesso timone poco prima di partire da cala dei Mucchi Bianchi. Siamo in attesa di un manutentore dei charter. Vediamo se dovremo fare a meno di questo importante dispositivo per il resto della crociera.
Dopo una notte molto più tranquilla delle precedenti, alle ore 9:30 sono passati gli addetti del Parco ma, per loro sfortuna..., noi eravamo già nella fase di disancoraggio. Quindi a motore siamo usciti dalla cala e poi con un vento teso da Ovest abbiamo aperto il solo fiocco. Ci siamo quindi diretti prima su Liscia di Vacca, giudicata subito poco adatta per quel meteo, e poi su Cala dei Mucchi Bianchi nel golfo di Arzachena dove ci siamo invece ancorati.
Una notte piuttosto agitata. Forti raffiche da Ovest piombavano sulla cala facendo brandeggiare violentemente le barche. Durante il giorno questa situazione si è ripetuta numerose volte con raffiche da 20 nodi intervallate a momenti di pausa di vento. L'affollamento notevole di barche ha messo in difficoltà i diversi ancoraggi portando spesso ad avvicinarsi troppo due barche e addirittura facendone spedare l'ancora a un paio. Noi che eravamo arrivati il giorno prima abbiamo praticamente dovuto subire un vero e proprio assedio dai "nuovi" finché, stanchi di "duellare", abbiamo deciso di spostarci nel tardo pomeriggio a Cala Portese. Tutta un'altra cosa. Sarà meno bella ma quanto spazio e che pace! Non ci sono più i gavitelli e questo per noi è un bene visto che non ne trovavamo mai uno libero. Piccola annotazione: gli addetti del Parco sono passati a Cala Coticcio alle 10:30, mentre il giorno prima, passati alle 15:30 ci avevano stranamente risparmiati.
Dopo la giornata piuttosto grigia di ieri, oggi la mattinata è cominciata con un tempo decisamente migliore. Abbiamo lasciato San Cipriano alla volta di Caprera, con un bellissimo sole, mare quasi calmo e un vento da Nord-Est da una dozzina di nodi. Abbiamo quindi attraversato le Bocche in queste condizioni ideali, solo per un breve tratto a motore per un calo del vento e arrivando finalmente alle 14:00 a Cala Coticcio a nord dell'isola di Caprera. Un posto fantastico ma anche un po' affollato considerando anche che oggi è domenica. I fondali sono piuttosto alti e infatti abbiamo ancorato sulla batimetrica dei 15 metri. Ma da parecchio tempo mi ero proposto di venire qui perché avevo sentito dire che questa è considerata una delle più belle baie della Gallura.
Oggi solo un piccolo spostamento. A dir la verità volevamo andare molto più a sud ma, dopo un inizio di mattinata caratterizzato da un cielo plumbeo, quando ci siamo decisi a partire e dopo aver fatto solo pochi bordi ha cominciato a piovere. Peccato, la barca filava a 6/7 nodi con un bel sud-est da 15 e poca onda. Abbiamo riparato quindi nella vicina baia di San Cipriano in attesa di vedere l'evoluzione del meteo. Unico evento di rilevo proprio nell'ultima virata il riflettore radar è venuto giù forse con la scotta di sopravvento. Poi ha ricominciato a piovere leggermente.
Alle ore 5:30 di mattina abbiamo levato l'ancora da Campese. Ha piovuto per tutta la notte e il cielo in quel momento è molto nuvoloso e non contribuisce a rassenerarci visto quello che ci aspetta, la traversata verso la Corsica. All'inizio mare e vento sono come il giorno precedente. Andiamo anche a vela per una mezz'oretta, poi il vento cala e riaccendiamo il motore mantenendo però a riva tutta la tela. Poi, nel corso della giornata il vento praticamente si riduce quasi a zero e il moto ondoso diminuisce. Fa molto caldo. Nelle ultime miglia il mare diventa una tavola e si alza la classica foschia da calore. Infatti solo all'ultimo ci appare la costa della Corsica coperta da un'abbondante coltre di nuvole scure, ma per fortuna non piove e finalmente possiamo ancorare nella bellissima baia di Pinarellu in un'atmosfera tornata festosa e serena ... nonostante la mancata cattura poco prima di un grosso pesce per colpa di un amo difettoso.
Come prima giornata di crociera non è stata il massimo. Dopo tre giorni di attesa aspettando un meteo accettabile oggi siamo partiti forzando un po' la mano. In effetti il moto ondoso era piuttosto formato e il vento ha toccato punte di 20 nodi. Per fortuna la direzione di entrambi, pur non essendo concordi, erano comunque abbastanza favorevoli alla nostra direzione per cui abbiamo navigato con il solo genoa tutto aperto e medie di velocità intorno ai 6,5 nodi. Appena superata Giannutri il tempo si è guastato regalandoci, un cielo scuro scuro, un groppo di vento oltre i 25 nodi e qualche goccia pioggia. Cala Cannelle al Giglio, che era la nostra destinazione iniziale, in queste condizioni non ci è sembrata sufficientemente protetta, per cui abbiamo ripiegato su Campese dove ci troviamo ora.
Ancora dobbiamo avviare i preparativi veri a propri, daltra parte è ancora incerto lo stesso giorno della partenza e persino la meta! Questanno tutto allinsegna dellimprovvisazione